Volevamo costruire un grande oggetto che potesse sfidare le regole della gravità ed essere evocativo per la città di Venezia.

Abbiamo deciso di utilizzare materiali naturali: bambù proveniente da un legno della Toscana e legno recuperato da un’installazione dell’ultima Biennale.

Abbiamo attivato un workshop per coinvolgere più persone nel progetto, e all’appello hanno risposto cittadini, studenti e professionisti che volevano imparare a usare il bambù come materiale da costruzione.

Insieme abbiamo creato e allestito un’opera le cui forme richiamano gli elementi dell’aria e dell’acqua, che assomigliano a una nuvola, a un pesce o a un vascello volante, ma anche della terra, da cui provengono i materiali utilizzati per costruirla, e la luce da cui è permeata durante il giorno e la notte.