



























Riverbero del poema epico di Dante Alighieri del XIV secolo La Divina Commedia, Klyukin esplora i temi del vizio e del peccato umano, del Bene e del Male, e reimmagina l’Inferno di Dante come un collasso ambientale – la conseguenza finale del nostro peccato e della nostra non azione.
La collezione è composta da oltre 100 elementi multimediali tra cui scultura, installazione, arte digitale, audio e light box.
Lavorando su scala più ampia, Klyukin dà nuovi nomi ai Quattro Cavalieri dell’Apocalisse: Sovraffollamento, Disinformazione, Sterminio e Inquinamento. Con un’altezza di 3,5 metri e mezzo, queste opere sollevano questioni importanti e riflettono i problemi globali di oggi, inaugurando i tropi classici nell’era moderna.